La 100 Km del Passatore di Maddy Lanzilotti

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La  100 Km DEL PASSATORE

di Maddy "wonder woman" Lanzilotti

 

Pubblichiamo con molto piacere il racconto della 100 Km del passatore di Maddy Lanzilotti. Maddy è stata la prima donna Orange a portare a termine una 100 Km e con il tempo di 13:44:02 diventa naturalmente la detentrice del record sociale sulla distanza. Al via della gara c'era anche un altro Orange, Giorgio Costantino, che ha terminato la propria fatica con il tempo di 14:55:46.  La 44^ 100 Km del Passatore passerà alla storia per il Record di iscritti (2.729).

Prima del racconto di Maddy, pubblichiamo una breve intervista a cura di Matteo Simone, psicologo e psicoterapeuta, che ci aiuterà a capire chi è Maddalena.

Buona lettura....

 
Tra i sogni di Maddalena vi era il Passatore, una gara podistica di 100km da Firenze a Faenza, ecco come rispose alla domanda sui prossimi obiettivi a breve, medio e lungo termine e sui sogni realizzati e da realizzare:
 
“Per ora il Passatore, poi sorpresa. Scherzi a parte ci penso subito dopo il passa... Io sono sempre alla ricerca di stimoli non mi fermo mai, gli stimoli danno forza alla mia vita!! Mio marito dice che sono duracell mentre i miei amici mi chiamano wonder woman spero di esserlo ancora per molti anni anche perchè ho scoperto questo sport tardi non per mia decisione, spesso la vita... per cui ora voglio viverlo appieno.

Maddalena ha scoperto questo sport che ti rapisce ed ora non la ferma più nessuno, infatti il sogno del Passatore ora è realtà, ha raggiunto il suo obiettivo ed è felicissima e lo esprime con le seguenti parole al termine della gara lunghissima ed impegnativa:

“Eccomi qui felice e contenta finalmente ce l'ho fatta un sogno avverato che mai più prima di 3 anni fa pensavo. Testa e cuore c'erano, ci son sempre stati alla grande...la preparazione anche, ho cercato di fare quel che potevo ma come ben sappiamo 100km sono un'infinità, poi di quel calibro, in più il caldo straziante ha massacrato tantissimi, io sono partita piano come mi ero ripromessa dovevo stare su alla colla in 6h30' non prima, così è stato (anche perchè non avendo mai fatto più di 60km non potevo sapere la reazione del mio corpo). Correre di notte al buio non è semplice... Ma la mia testa non ha mai mollato era lì che pensava a quel traguardo...l'ho corsa da sola volevo farla sola così è stato anche se per strada ho conosciuto e conoscevo tanta tanta gente...grinta a tutti e per tutti anche perchè 100km dovevano passare. La mia salvezza è stata l'acqua ogni 3/4 km e il non aver avuto nessun problema muscolare unica paura che mi disturbava mentalmente. Per questo ci tengo a ringraziare un grande Allenatore e soprattutto una grande persona "Sergio Benzio" ha fatto sì che i miei problemi muscolari non mi potessero dare problemi! Grazie ancora di tutto Sergio Benzio!”

Maddalena ce l’ha fatta, una gara impegnativa, si correva sotto il sole, ma anche al buio perché le ore di gara hanno superato le 10 ore, il primo ad arrivare al traguardo è stato il Recordman Giorgio Calcaterra che l’ha vinta per la 11^ volta consecutiva con il crono di 6h58’, il tempo massimo è di 20 ore. Maddalena è riuscita nella sua impresa con tanti accorgimenti sia per la preparazione che in gara, si è idratata bene, ha bevuto tanto, ha corso lentamente senza fretta, un passo alla volta, la prima volta la cosa giusta è essere cauti, e poi sono doverosi i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito in questa impresa, l’allenatore e d altri del Team. Altre volte Maddalena si è sentita campionessa, di seguito spiega la sua vita sportiva. Ti sei sentito campione nello sport almeno un giorno della tua vita?

“Diciamo che tutte le volte che termino una gara ho già vinto!! Comunque ad agosto scorso ero in ferie a Vieste avevo notato una gara lì in zona (6 ore di Cagnano varano) poi non correvo da 10 gg circa era un periodo difficile (avevo scoperto recidiva caviglia) così mi sono iscritta e presentata alle 17 di pomeriggio sul posto. A quel punto il mio obiettivo era chiudere almeno la maratona, non appena raggiunto i 42km decido di proseguire mentre mio marito che era lì con me continuava a insistere per farmi fermare. Io mi sentivo bene stavo bene ero contenta di essere riuscita a fare per la 2 volta una maratona ma decido di arrivare a 50km, il che alla fine termino la 6 ore chiudendo con 54.067 km e premiata come 1^donna. Quella è stata la gioia più grande anche perché stavo bene e nel finale, ultimo giro, l’ho chiuso con sprint che lo ricordo e lo ricorderò per molti anni. Quella sera ero felicissima per la 1^ volta vinco un trofeo ma la mia gioia più grossa che stavo bene e la mia caviglia aveva trionfato insieme a me! ”

 

Come dico sempre lo sport rende felici, e Maddalena ha sperimentato questa felicità con il trionfo alla 6 ore, ed anche con la grande impresa del passatore.

Come hai scelto il tuo sport?

“Inizialmente praticavo il tiro con l'arco, poi in seguito ad un problema alla spalla non riuscivo a stare molte ore con il braccio in tensione e così ho iniziato la mia avventura da podista.”

 

Nel tuo sport quali sono le difficoltà ed i rischi, a cosa devi fare attenzione? Quali abilità bisogna allenare?

“Le difficoltà cercare di non strafare di tenere sotto controllo i valori del sangue (ferro) e le mie articolazioni in particolare la mia caviglia. Devo continuare a fare esercizi di forza tanto stretching e grazie a quello mi rendo conto che continuo a correre e fare tante gare stando bene.”

 

 E’ vero in questo sport faticoso e prolungato nel tempo bisogna fare attenzione al fisico ed essere monitorati, bisogna prevenire la disidratazione e la carenza di ferro ed elettroliti, diventiamo macchine con consumi particolari da essere attenzionati per non rischiare malessere ed usura, se vogliamo durare il più a lungo possibile e nel migliore dei modi.

Cosa mangi prima, durante e dopo una gara?

“Dipende dalle gare. Durante le gare faccio uso di tanta acqua, sali minerali e miele mentre prima e dopo le maratone o 6 ore mangio tanta pasta con verdure e una buona birra, a colazione the con biscotti integrali miele e marmellata.”

 

 L’alimentazione è importantissima, la più varia possibile, ed in grado di colmare i serbatoi di glicogeno che andranno sempre rimboccati un po per volta. Quali sono le condizioni fisiche o ambientali che più spesso ti hanno indotto a non concludere la gara o a fare una prestazione non ottimale?

“Il troppo caldo e afa possono contribuire ad una prestazione non ottimale, ma non mi è mai successo di ritirarmi in una gara.”

 

 Cosa ti ha fatto mollare o cosa ti fa continuare a fare sport?

“Questo sport mi ha fatto rinascere, ho ripreso prima a camminare poi a correre, per cui sto avendo tante soddisfazioni e spero ancora in tante altre ho ancora troppe cose da fare.”

 

La scoperta di questo sport a volte ti fa sperimentare una rinascita, una vita nuova, una nuova gioia dell’esistenza. Cosa e quali persone hanno contribuito al tuo benessere nello sport o alla tua performance?

“Mio marito in primis, poi i miei amici di corsa che mi hanno sempre sostenuta e incitata però il pensiero positivo è quello che ti permette di andare avanti (ognuno di loro mi fa qualcosa anche una parola spesso fa tantissimo!”

 

 Importante affidarsi anche agli altri e trovare in ognuno qualcosa di positivo da prendere ed utilizzare per il benessere o per la performance. Ognuno a modo suo può essere di grande aiuto per l’altro.

Qual è stata la gara della tua vita, dove hai sperimentato le emozioni più belle?

“Probabilmente la gara della mia vita arriverà a breve boh. Vedrò. Comunque posso citare la mia 1^ maratona a Torino nov 2014 e la mia 1^ sei ore di Cagnano Varano. Mi ripeto la gara della mia vita la sto aspettando!”

 

 Molto positiva ed entusiasta Maddalena, alla ricerca di nuove gare per sperimentarsi e poter alzare un pochetto l’asticella delle difficoltà. C’è un’esperienza che ti possa dare la sicurezza, la convinzione, che ce la puoi fare nello sport o nella vita?

“Ciò che mi dà sicurezza è il mio passato, il mio vissuto non di sport anche perchè non ne ho avuto il tempo e le possibilità. Ho sempre cercato di superare periodi bui della mia vita per cui ora sono più forte è pronta a tutto!”

 

 Si apprende dalle esperienze, superare momenti difficili aiuta ad andare avanti che sia sport o vita quotidiana. Se ce l’hai fatta una volta, ce la farai anche una seconda volta, aumenta l’autoefficacia attraverso il ricordo di precedenti esperienze di successo o di superamento di difficoltà. Diventi consapevole che ce la puoi fare, che hai le possibilità. Quali i meccanismi psicologici ritieni ti abbiano aiutano nello sport?

I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport?

Mio marito la mia famiglia sono felici per me.”

 

 Il benessere che si sperimenta si estende anche a famigliari ed amici. Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica?

“Di sapermi tosta tenace e determinata.”

 

Quali sensazioni sperimenti o hai sperimentato nello sport: allenamento, pregara, gara, post gara?

“Un po di ansia prima della partenza ma poi passa tutto!”

 

Un po d’ansia ci sta tutta, trattasi di un’attivazione che può essere ottimale alla performance. Hai sperimentato l’esperienza del limite nelle tue gare?

“Trail del Gran Paradiso agosto 2015 perchè avevo avuto problemi alla bandelletta, ma a oggi so che la mia vera gara difficile deve ancora venire!”

 

Ha intenzioni serie Maddalena, vuole fare cose grandi, le imprese da ultrarunner, staremo a vedere e sicuramente sentiremo parlare di lei.. Hai rischiato di incorrere nel doping nella tua carriera sportiva? C’è un messaggio che vorresti dare per sconsigliare il doping?

“No non mi interessa, non ci penso nemmeno voglio divertirmi e vivere serenamente.” Come hai gestito eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Mi sono armata di pazienza e buona volontà.”

Hai mai rischiato per infortuni o altro di smettere di essere atleta, hai mai pensato di smettere?

“Si nello sport penso sia normale infortunarsi specie se si corre tanto. Ma io spero di correre almeno fino a 70 anni!!”

 

 Quale messaggio vuoi rivolgere ai ragazzi per farli avvicinare a questo sport?

 Lo sport vi rende più forti e belli poi vi occupa la mente.”

 

Bel messaggio, sport a costo zero, metti un paio di scarpe e corri, più che occupare la mente a volte lo sport te la libera, ti fa elaborare e sistematizzare quello che hai in mente, ti fa trovare le giuste soluzioni ed una progettualità futura. 

 

IL RACCONTO GARA DI MADDY

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Dopo quasi 3 anni dall'esordio in una gara podistica e oltre 1600 km di gare percorsi, sentivo l'esigenza di cimentarmi in qualcosa che mi potesse far provare un'emozione unica.

Questa decisione l'avevo presa in realtà a ottobre 2015 e per la precisione al termine della maratona di Torino, finita con molti problemi fisici e di conseguenza con un tempo ben superiore a quello che mi ero prefissata. Il Passatore è rimasto in segreto nella mia testa per parecchio tempo, la mia intenzione non l'ho condivisa neanche con mio marito e la mia famiglia perché immaginavo non sarebbero stati d'accordo.

Inizio la preparazione con un programmino basato su maratone e 6 ore per migliorare la forza e la resistenza, essendo ben conscia delle difficoltà della "100km del Passatore" e nel frattempo comincio a mettere la pulce nell'orecchio a mio marito e alle mie più strette amicizie.

Vi confesso che ho passato momenti di paura e di ansia dovuta alla mia salute e in particolare al calo di alcuni valori riscontrati in un esame del sangue ma la mia grande forza di volontà mi ha aiutato ad arrivare al fatidico  28/05/2016.

Inizialmente dovevo correre il Passatore con Corrado Rissone (almeno nella prima parte) ma causa infortunio lo sfortunato Corrado deve dare forfait e quando sono ormai convinta di dover affrontare questa esperienza in solitudine, ricevo una telefonata da Giorgio Costantino (gran bella persona). Ci accordiamo per fare il viaggio insieme e si pensa anche di affrontare insieme la prima parte di gara per poi decidere strada facedo il da farsi.

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La giornata è molto calda, alla partenza ci sono 32/33 gradi, decido di partire molto piano sapendo che le mie prestazioni calano con il caldo, al 3 Km io e Giorgio ci perdiamo di vista dopo un ristoro (lo rivedrò solo all'arrivo) e al 5 km necessito già di  acqua in testa e sui polsi  e qualcuno inizia a sentirsi male nonostante i pochi metri percorsi.

Al 15 km inizio a ingerire sali minerali e per la temperatura molto elevatacomincio ad avvertire una leggera debolezza ma cerco di concentrarmi pensando al prossimo step del  20 km e penso: "chissà se incontro qualche conoscente?" Mi trovo davanti un ragazzo degli Alpini Trofarello e inisieme corriamo qualche centinaia di metri ma subito dopo lui decide di camminare così continuo il mio viaggio da sola.

Al 30km il caldo non accenna a diminuire e ogni qual volta arrivo ad un ristoro sono contenta perché' i km diminuiscono e il Passo della Colla si avvicina.
La salita si fà più ripida ed io penso all'ultimo allenamento in salita fatto con Corrado Rissone alle 19 di sera e al vertikal di 9 giorni prima anche se solo di appena 2 km che in questo momento mi stanno aiutando a raggiungere la cima del Passo della Colla.

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Anche il clima inizia a cambiare, giunge un bel freschetto,chiacchiero con un signore che mi consiglia di bere il brodo caldo che mi avrebbe dato energia e scaldata.
Intanto giungono gli applausi della folla, le luci, i fotografi e finalmente arrivo al 48,5 km.

Passo della Colla...cerco il mio zaino mi cambio al volo, maglia termica, frontale, luci per scarpe. Prendo il cellulare ma purtroppo non c'è campo e mi preoccupo. Ora penseranno che mi sono persa che non sto bene, bevo e cerco di mangiare qualcosa ma all'improvviso sopraggiunge mal di stomaco e senso di nausa e allora mi fermo per sperare che passi mentre sopraggiunge la notte che già un pò mi spaventavava anche senza problemi. Ad un certo punto si avvicina un ragazzo "del Lago di Garda" che mi chiede come sto, mi propone un brodo caldo e di correre qualche km insieme. Riparto che sono le 22, in questo tratto di strada bisogna fare attenzione ad auto e moto che salgono e se non altro il dover prestare  la massima attenzione al traffico, non mi fa pensare alla fatica..

Mi accorgo dopo 6 km che lui va troppo forte per me e allora gli dico di continuare da solo così io prendo il mio passo, e intanto arrivo al 65 km e comincio ad accusare stanchezza, barcollo e dietro consiglio di un altro ragazzo bevo un sorso di coca cola che mi da subito un senso di benessere.

Correndo penso a mio marito che era sveglio e seguiva i miei passi, penso a tutti gli amici della Podistica Torino e soprattutto penso al TRAGUARDO ormai prossimo, sono stanchissima ma fortunatamente le mie gambe rispondono ancora bene nella discesa. Penso ai consigli ricevuti mi butto avanti con il busto raggiungendo così un altro agoniato ristoro e siamo al 75 km. Sento il traguardo avvicinarsi, mangio ancora  una fetta biscottata, sali minerali e naturalmente tanta acqua.

Riparto con 2 ragazzi di Vigevano e una ragazza e giungo all'80 km, sale l'adrenalina e dico: "forza ragazzi ancora una mezza maratona e poi è finita"!!! Gli altri mi guardano scoppiano a ridere e dicono che sono pazzerella all'85 altro ristoro ancora un sorso di coca cola e frutta secca.

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Dopo qualche km rallentano e io proseguo da sola, ormai si sta concretizzando il mio sogno, inizio a pensare a mio marito ai prossimi giorni, a come sarei stata ma intanto il mio sogno si sta avverando. Al 90km acqua sul viso,ancora  sali minerali e addirittura riesco ad aumentare il ritmo di corsa e cosi 91 km 92 km 93 km 94 km. 95 km e continuo ad incoraggiarmi da sola... Arrivo all'ultimo ristoro e viaaaaaa!
98 km Faenza...le mie gambe girano, il mio cuore batte a 1000 X l'emozione...

Finalmente vedo il traguardo tanto sognato e mentre lo taglio faccio un salto in alto.....Dopo 100.000 passi ho finalmente toccato il cielo con un dito.

Grande gioia emozioni uniche e indelebili che nessuno mai potrà capire se non provandole.

Grazie a tutti per l'incitamento e per aver creduto in me....

Maddy

 

 

 

 

           3    Maddalena Lanzilotti festeggiata da un gruppo di Orange a Rivalta

 

 

Commenti  

#11 Lanzilotti Maddalena 2016-06-14 23:38
Grazie a tutti X le belle parole ☺️
#10 Lanzilotti Maddalena 2016-06-14 23:37
Citazione Pirrello Nicoletta:
BRAVISSIMA MADDY ! :: DAVVERO TOSTA.... :lol:

grazie Nicoletta...
Forza ti voglio tosta
#9 Benozzo Ferruccio 2016-06-13 16:30
Che dire? Maddalena è piccola ma contiene tanta forza di volontà e anche forza fisica! Ti ammiro con un pizzico di invidia.
#8 Mensi Federico 2016-06-13 16:06
Complimenti Maddy, prestazione eccezionale!
#7 Metta Claudio 2016-06-13 11:16
Bellissimo racconto.. complimenti!!
#6 Pirrello Nicoletta 2016-06-13 11:12
BRAVISSIMA MADDY ! :: DAVVERO TOSTA.... :lol:
#5 Puro Cesare Marco 2016-06-13 09:37
100 volte brava!
complimenti
#4 Delsole Andrea 2016-06-13 08:41
Già provavo ammirazione per chi riesce a correre una distanza così notevole ... ma leggere il racconto è stato proprio "da lucciconi" ... brava Maddalena, grande sportiva e grande narratrice ... !!!
#3 Burdisso Gabriele 2016-06-12 22:07
Questo è uno dei più bei racconti mai pubblicati su questo sito.
Posso solo dire che per Maddalena provo tanta ammirazione. Ci vuole tanto coraggio per fare quello che ha fatto Lei.
Poi la cosa più incredibile è correre 100 Km quando ti devi sobbarcare i primi 20 o 30 con temperature sui trenta gradi e per di più in salita.
Mamma mia!
Grande!
#2 Bergamini Paolo 2016-06-12 17:19
Grande Maddalena! Hai portato a termine un'impresa importante che ti ricorderai per tutta la vita.
E che bel racconto! Un doveroso tributo alla prima record woman orange sui 100 km!
Chissa se un giorno troverò il coraggio...

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